lunedì 6 febbraio 2017

Consigli  di la lettura I A TUR.


Il Piccolo Principe. 
Edizione  Tascabili  Bompiani  2009

Chiara Trotta, I A TUR.

Salve, mi chiamo Chiara ed ho 14 anni, frequento la I A Turistico dell’Istituto Casale di Vigevano.  Volevo proporre, in questo spazio del blog della scuola, un consiglio per la lettura de “Il Piccolo Principe”, un racconto di Antoine De Saint-Exupéry, casa editrice Tascabili BOMPIANI 2009. 
Mi sono confrontata con amici e parenti,  e molti mi hanno detto che questo libro non gli è piaciuto, io, invece, mi sento di consigliarlo vivamente. Infatti, è un libricino che se letto con passione può suscitare forti emozioni. 
Ricordo la prima volta che l’ho letto, è stato in terza elementare, ma non capivo il senso della storia; l’ho riletto qualche anno dopo e mi sono davvero emozionata. Resto pur sempre dell’idea che ogni libro cambia il lettore e questo, in particolare, riesce a cambiare molto. Il viaggio che il piccolo Principe compie da pianeta in pianeta sembra il viaggio della nostra vita. Ogni pianeta può essere una tappa della vita di ognuno. Tutti i personaggi, a partire dalla Rosa, sembrano delle persone che abbiamo incontrato o, incontreremo, nel lungo cammino della nostra vita. 
Molti etichettano un po’ frettolosamente questo libro come un libricino per bambini, ma secondo me si sbagliano e di grosso.


Giulia Lorando I ATur.

Ero in terza elementare quando, per la prima volta, mi capitò tra le mani “Il Piccolo Principe”.
Iniziai a leggerlo, ma più proseguivo con la lettura, più era difficile comprenderne il significato. Oltre al libro lasciai perdere la lettura in generale.
L’anno scorso però, decisi di riprovare, ripresi questo libro e sono più che certa di aver compiuto un ottimo gesto.
Antoine De Saint-Exupéry, scrittore del racconto, ci narra la sua breve storia in compagnia di un piccolo Principe, che effettivamente era molto piccolo essendo un bambino, ma questi, i bambini, non sono mai da sottovalutare, perché se potessimo vedere ciò che c’è nella loro testa, noi non daremmo loro così poca importanza.
Il Piccolo Principe viveva su un piccolo pianeta e non si tratta di Marte, Giove o Venere, però anche il suo aveva un nome: Asteroide B612¸ il piccolo Principe si prendeva molto cura del suo piccolo pianeta, ogni giorno doveva ripulirlo da delle terribile piante: i baobab che se per distrazione crescevano avrebbero occupato tutto il suo pianeta. Una mattina mentre lo ripuliva da queste piante cattive, il piccolo Principe notò un ramoscello che non assomigliava nemmeno lontanamente a un baobab, allora si prese cura di questo. Solo quando fiorì capì che si trattava di una Rosa che nel giro di poco tempo divenne la sua Rosa, uguale a tante altre, unica per lui.
Ma la Rosa si sa quanto bella è e questa di certo non lo negava, tanto che passava tutto il giorno a farsi viziare dal Principe.
Quest’ultimo fece una specie di viaggio sulla Terra, finisce in un posto a lui sconosciuto pieno di rose, tutte uguali alla sua, quindi pensò che la sua Rosa fosse una delle tante che era cresciuta lì per caso, ma l’arrivo di una volpe lo incuriosì molto, iniziarono a parlare facendo amicizia o meglio: il Piccolo Principe l’addomesticò, ovvero, come spiegò la volpe, creò semplicemente dei legami, e tutti sanno quanto sono difficili da spezzare.
Il Piccolo Principe però deve tornare dalla Rosa, perché dopo che la volpe chiarisce i dubbi che lui aveva su di lei, capisce che quella è LA SUA ROSA e può assomigliare a cento mila, ma lei è unica per il semplice fatto che appartiene a lui.