lunedì 18 febbraio 2019

GEMELLI D'OLTRALPE


GEMELLI D’OLTRALPE

L’I.T.S. “Luigi Casale” di Vigevano e il Liceo “Jules Vernes” di Château-Thierry proseguono un interessante scambio didattico-culturale

Da tre anni a questa parte  l’I.T.S. “Luigi Casale” di  Vigevano sta intrattenendo un gemellaggio didattico-culturale con la Francia, e più precisamente con il Liceo “Jules Vernes” di Château-Thierry, cittadina adagiata sulle rive della Marna e sulle colline della Champagne.
Lo scambio, che affonda le proprie radici in un fortunato incontro dell’istituto Casale con la scuola d’Oltralpe nell’ambito di un Progetto Erasmus, prevede due distinte mobilità per alunni e docenti delle due istituzioni scolastiche: nel periodo invernale i vigevanesi vengono ospitati dai “corrispondenti” francesi per poi ricambiare la cortesia in primavera, quando gli studenti ed i loro professori vengono in Italia.
Anche quest’anno ciò è avvenuto. Una decina di alunni degli indirizzi AFM e TUR dell’I.T.S. Casale, accompagnati dalle docenti Rotundo Stefania e Nigito Sara, dal 3 al 9 febbraio u.s. sono stati accolti dai corrispondenti del Liceo “Jules Vernes” di Château-Thierry per vivere un’intensa esperienza personale, didattica e culturale.
Tutti gli alunni italiani partecipanti allo scambio hanno sottolineato la forte valenza educativa dell’esperienza vissuta: c’è chi, come Chiara Trotta, si dice entusiasta di essere entrata in contatto con una cultura nuova, pur essendo la Francia un Paese non distante dal nostro; c’è chi, come Norma Casali, ha trovato davvero efficace avere un “corrispondente straniero”, peraltro molto simile a lei, poiché ciò ha favorito il dialogo e la costruzione di una vera relazione d’amicizia. Sull’amicizia e sul suo valore universale insiste anche Irene Faccendini che si è sorpresa come nella quotidianità di assistere alle lezioni scolastiche o trascorrere un pomeriggio insieme al bowling si possa andare oltre alle differenze linguistiche, religiose e culturali tra i popoli. C’è chi poi, come Clara Finotti, dichiara di “avere avuto la possibilità di vivere come una ragazza francese, anche se per poco”, attendendo con impazienza l’opportunità a maggio di ricambiare l’ospitalità, offrendo alla propria corrispondente l’occasione di “vivere come una ragazza italiana”; c’è ancora chi, come Swamy Brambilla, sottolinea come esperienze del genere ti facciano crescere, poiché ti mettono alla prova, stimolandoti ad affrontare in autonomia le cose che accadono; allo stesso modo la vede Sharon Kaur che si ritiene, dopo l’esperienza, “una persona più responsabile”, piacevolmente stupita della calorosa accoglienza francese, in particolare della famiglia ospitante. Sono stati, infatti abbattuti molti stereotipi – afferma Gabriele Gandolfi – grazie a questo scambio, non ultimo quello della freddezza dell’accoglienza d’Oltralpe: l’esperienza francese  ha contribuito, infatti, a conoscere meglio un altro popolo con le sue abitudini, le sue tradizioni (come ad esempio la vita agreste legata alla produzione dello Champagne), i suoi problemi contingenti (ad esempio quello dei “gilles jeunes”) e la sua storia (in particolare la grande pagina della Prima Guerra Mondiale oppure il valore educativo delle favole di Monsieur de La Fontaine, nato a Château-Thierry). Non si può infine trascurare l’aspetto linguistico che, secondo Vittoria Rossi e Afaf Errahmouni, ha rappresentato un punto saliente dello scambio: il vocabolario francese si è arricchito ed è  decisamente migliorata la fluidità nella lingua orale.
Insomma un’esperienza eccezionale che Vanessa Truglio rifarebbe ”altre mille volte” e che si aggiunge a quelle che l’istituto Casale offre nel quadro della propria proposta didattico-internazionale costituita da stage linguistici, progetti europei, corsi per certificazioni linguistiche e potenziamento con conversatori madrelingua.
Anche le docenti partecipanti quest’anno allo scambio, entrambe ospitate presso “professori corrispondenti francesi”, ribadiscono la positività dell’esperienza che permette di conoscere e confrontare due diversi sistemi scolastici, due diverse realtà territoriali, nell'intento di costruire, a partire dai giovani, un’unica Europa più forte ed equa.