martedì 31 marzo 2020

RIFLESSIONI DI UNA MATURANDA… CASALE I MISS YOU!


Penso che a settembre nessuno avrebbe mai pensato che, per trasmettere il nostro pensiero, un giorno avremmo avuto la possibilità di farlo solo dietro ad uno schermo. Senza alcuna alternativa.
Ad oggi, questa situazione di emergenza che ci ha colpito all'improvviso, ha cambiato molti aspetti della nostra vita, a partire dalla scuola. 
Non è come quando sta per finire l’anno e si è consapevoli che sta per arrivare l’estate… Prima che ci fossero le lezioni online, era difficile pensare che da un giorno all'altro avremmo dovuto cambiare le nostre abitudini e i nostri stili di vita: non svegliarsi più ogni giorno alle 7 del mattino, piuttosto che non dover stare seduti dietro a un banco per ore.
Nonostante abbia anche alcuni aspetti negativi, la tecnologia oggi ci permette di entrare a contatto con chiunque e di svolgere le lezioni online, attraverso la tanto citata Didattica A Distanza. Penso spesso a come avrebbero fatto anni fa, quando ancora non esistevano tablet, iPhone, computer, ecc.
Dopo qualche settimana, posso dire che tutti "ci abbiamo preso la mano”, abbiamo capito come funziona, come svolgere le lezioni e come contattare i nostri professori grazie alle varie applicazioni. Sicuramente questo è un grande cambiamento e un evento nuovo per noi tutti, che lo stiamo sperimentando anche per continuare in qualche modo la nostra solita e oggi improvvisamente diventata "cara" routine, senza perdere lezioni o parti del programma scolastico, ma anche e soprattutto quella rete di relazioni che la scuola ci garantiva.
Per quanto mi riguarda, ormai me ne sono già creata una nuova, abituandomi agli orari, a quello che posso e non posso fare in casa, allo studio e alla gestione di tutte le materie e progetti che ci vengono assegnati.
Fra di noi c’è chi è più contento e vede più aspetti positivi in questo cambiamento e chi invece è preoccupato o spera di tornare a scuola il prima possibile, per poter tornare alla quotidianità di qualche mese fa, per poter rivedere i compagni e gli amici e per potersi godere la propria giornata al massimo, cosa che in questo periodo proprio non si può fare.
In particolare, in ambito scolastico, questa situazione colpisce i compagni che, come me, sono all'ultimo anno e dovranno svolgere a breve la prova finale di maturità. Un esame che già normalmente spaventa quasi tutti e che, ora come ora, temiamo ancora di più.
Se la situazione non migliorasse e questo “nemico infettivo” continuasse a colpire, dubito che sarà possibile la riapertura delle scuole essendo, utilizzo un altro termine tanto citato in questi giorni, un luogo di assembramento per eccellenza. E se davvero dovesse andare in questo modo, saranno presi provvedimenti a riguardo, attraverso la riduzione del programma e “aiuti” non meglio specificati ma promessi dal Ministro, oltre che dai nostri professori che, come sempre, saranno disponibili a venirci incontro.
Fa strano pensare che oggi siamo quelli che studiano e che un giorno, probabilmente, saremo noi ad essere studiati dalle generazioni future, finendo magari su un manuale di Storia.
Spero che tutto questo finisca il prima possibile e, da studentessa, non avrei mai pensato di dirlo ma… Mi manca il Casale!

A cura di Eleonora Frigerio, V C  Tur

lunedì 30 marzo 2020

CON UN PO' DI POESIA... (#io resto a casa... Ma faccio i compiti!)


Durante l’attività didattica a distanza, una delle proposte fatte durante una lezione di spagnolo riguardava “UN PASEO POR EL VOCABULARIO Y EL REFRANERO DEL AMOR”, uno studio del vocabolario legato alla poesia d’amore, in particolare attraverso attività interattive e la lettura ad alta voce di un sonetto di Lope de Vega. Un ulteriore approfondimento proponeva alla classe la ricerca di un testo “amoroso” in italiano da tradurre e proporre in lingua spagnola. Molte ragazze (soprattutto loro) si sono lanciate nell’attività, è proprio il caso di dirlo, “anema e core”, proponendo poesie di Montale, Merini, Catullo, Dante, D’Annunzio. Proprio a quest’ultimo è dedicato il video realizzato da Federica Laporati, che propone la poesia “Rimani”, diventata "Quédate".
Ecco il testo.

Rimani! Riposati accanto a me.
Non te ne andare.
Io ti veglierò. Io ti proteggerò.
Ti pentirai di tutto fuorché d’essere venuto a me, liberamente, fieramente.
Ti amo. Non ho nessun pensiero che non sia tuo;
non ho nel sangue nessun desiderio che non sia per te.
Lo sai. Non vedo nella mia vita altro compagno, non vedo altra gioia
Rimani.
Riposati. Non temere di nulla.
Dormi stanotte sul mio cuore.

Per l'ascolto di Federica Laporati, invece, utilizzate questo link: https://youtu.be/z5WObuc31ig

Vi lasciamo anche i testi delle altre poesie, per chi volesse continuare l’esperienza.

Ho sceso, dandoti il braccio – Eugenio Montale
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

Bajé, dándote el brazo
Bajé, dándote el brazo, por lo menos un millón de escaleras
y ahora que tu no estás, está el vacío en cada escalón.
Aun así, nuestro largo viaje ha sido corto.
El mío todavía dura, ni más necesito
las conexiones, las reservas,
las trampas, los escombros de los que creen
que la realidad sea la que se ve.
Bajé un millón de escaleras dándote el brazo
no porque con cuatro ojos quizás se ve más.
Contigo las bajé porque sabía que de nosotros
las verdaderas pupilas, aunque tan borrosas,
eran las tuyas.

“Tra le tue braccia” di Alda Merini
Tra le tue braccia
C’è un posto nel mondo
dove il cuore batte forte,
dove rimani senza fiato,
per quanta emozione provi,
dove il tempo si ferma
e non hai più l’età;
quel posto è tra le tue braccia
in cui non invecchia il cuore,
mentre la mente non smette mai di
sognare…
Da lì fuggir non potrò
poiché la fantasia d’incanto
risente il nostro calore e no…
non permetterò mai
ch’io possa rinunciar a chi
d’amor mi sa far volar.

En tus brazos
Hay un lugar en el mundo
donde el corazón late fuerte,
donde te quedas sin aliento,
por cuanta emócion sientes,
donde el tiempo se detiene
y ya no tienes edad;
Ese lugar está en tus brazos
donde el corazón no envejece,
mientras la mente nunca deja de soñar…
De ahí no podré escapar
porque la fantasía de encanto
Sufre nuestro calor y no…
nunca permitiré
renunciar a quién
por amor me hace volar

Tanto gentile e tanto onesta pare
«Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia, quand’ella altrui saluta,
ch’ogne lingua devèn, tremando, muta,
e li occhi no l’ardiscon di guardare.
 Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d’umiltà vestuta,
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.
Mostrasi sì piacente a chi la mira
che dà per li occhi una dolcezza al core,
che ‘ntender no la può chi no la prova;

e par che de la sua labbia si mova
un spirito soave pien d’amore,
che va dicendo a l’anima: Sospira.»

«Se la ve tan amable y tan honesta
a mi señora, cuando saluda a los otros,
que cada lengua, temblando, se vuelve muda
y los ojos no se atreven a mirarla.
 Ella se va, oyéndose alabar,
benignamente, de humildad vestida,
y parece que sea una cosa venida
del cielo a la tierra para mostrar milagro.
 Se muestra tan agradable a quien la mira
que a través de los ojos da una dulzura al
corazón,
que no la puede entender quien no la siente;
 y parece que desde sus labios proceda
un espíritu suave, lleno de amor,
que va diciendo al alma: Suspira.»

Viviamo, o mia Lesbia, e amiamoci,
e le dicerie dei vecchi severi
consideriamole tutte di valore pari a un soldo.
I soli possono tramontare e risorgere;
noi, quando una buona volta finirà questa breve luce,
dobbiamo dormire un’unica notte eterna.
Dammi mille baci, poi cento,
poi ancora mille, poi di nuovo cento,
poi senza smettere altri mille, poi cento;
poi, quando ce ne saremo dati molte migliaia,
li confonderemo anzi no, per non sapere (il loro numero)
e perché nessun malvagio ci possa guardare male,
sapendo che ci siamo dati tanti baci.

Vivamos, mi Lesbia, y amémonos,
Y los rumores de los viejos duros
considerémoslos todos de valor igual a un céntimo.
Los soles pueden ponerse y volver a salir;
nosotros, cuando de una vez se acabe esta breve luz,
tenemos que dormir una única noche eterna.
Dame mil besos, después cien,
luego mil más, de nuevo cien,
luego sin parar otros mil, luego cien;
después, cuando nos hayamos dado miles,
los confundiremos o quizás no, para no saber su número
y para que ningún malvado nos mire mal,
sabiendo que nos dimos tantos besos.

Buon lettura!
Michela Cairo


venerdì 27 marzo 2020

UNA FIABA PER NOI (#IO RESTO A CASA ... MA FACCIO I COMPITI!)

Ecco una piccola fiaba per grandi e piccini scritta da un nostro giovane studente …

IL MALCONTENTO CORONAVIRUS

Tanto tempo fa, in un luogo molto, molto, lontano era il primo giorno di scuola; tutti i bambini
entrarono nelle proprie aule: erano contentissimi di conosce le proprie maestre e di farsi nuovi
amichetti, tutti contenti tranne uno, si chiama Coronavirus.
Tutti i bimbi durante la ricreazione uscirono in cortile a giocare, ma Coronavirus se ne stava solo
soletto seduto su una panchina.
Allora arrivò vicino a lui un bimbo di nome Cinesino che si sedette affianco a lui.
Dopo alcuni giorni diventarono finalmente migliori amici; uscivano sempre insieme, si ritrovavano a
mangiare e a dormire a casa l'uno dall'altro, facevano i compiti insieme; tutto andava bene fino a
quando un giorno successe qualcosa di sconvolgente.
Cinesino venne preso in giro a causa del suo nuovo amichetto che aveva un aspetto strano:
indossava sempre uno strano cappello fatto a Corona con tanti campanellini sulle punte della
corona. Allora il bambino cinesino decise di togliersi la vita.
Quando Coronavirus venne a sapere questo, si infuriò con tutto il mondo, allora lui insieme alla
sua enorme famiglia andò in giro per il mondo ad infettare con una terribile malattia respiratoria
tutte quelle persone che camminavano per strada con i propri amici.
Da allora tutti cominciarono a temere enormemente Coronavirus perché ogni volta che
semplicemente vedeva persone fuori dalle proprie case, lui le aggrediva e le infettava.
L'unico modo per tenere a bada Coronavirus era non avere contatti con le persone.
Tutto questo era tristissimo: tutti soli in casa, per mesi e mesi.
Ma questo sarebbe servito per isolare il cattivo e vincere.
Virus e la sua famiglia si resero conto del male che stavano facendo e vedendo tanta tristezza
pensarono che non era giusto il loro comportamento… l’amore deve essere tra tutti. Loro con una
bacchetta magica sparsero una polverina su tutto il mondo…il sole splendeva nel cielo, i fiori
sbocciavano e un’aria di felicità cominciò a prevalere…
I bambini per primi e gli adulti poi ricominciarono ad uscire a stare di nuovo insieme. L’amore
trionfò!
Da quel momento fino ad oggi però tutti fanno attenzione alle persone che frequentano, ma vissero
tutti felici e contenti.

Corrado Gabriele
1 moda
(con la collaborazione della prof.ssa Federica Cotta)

giovedì 26 marzo 2020

ECONOMIA DELLA CIAMBELLA (#io resto a casa...Ma faccio i compiti!)




Prosegue la pubblicazione dei lavori più originali con i quali si stanno cimentando i nostri ragazzi in questo periodo di DAD (acronimo di Didattica A Distanza, ormai lo sappiamo Bene!)
Oggi condividiamo alcuni lavori svolti dagli alunni della IV RIM per la prof.ssa Luisa Broli.
L'argomento è l'economia circolare, altrimenti detta "economia della ciambella"!


                       
                      https://youtu.be/1KCgdtTsabc


 






mercoledì 25 marzo 2020

BUON DANTEDI'... APPUNTI PER UN VIAGGIO DA FARE INSIEME



Sono giorni difficili, si sa, ma oggi vogliamo provare a distrarci pensando alla Bellezza e ad uno dei personaggi più significativi del nostro patrimonio culturale: Dante!
Oggi, 25 marzo 2020 è il primo Dantedì, giornata ufficiale dedicata alle celebrazioni del nostro grande antenato e fortemente voluta dal Governo.. 
Questo giorno è stato scelto perché per la maggior parte degli studiosi il 25 marzo del 1300 Dante ha intrapreso il suo famosissimo viaggio nei 3 Regni: Inferno, Purgatorio e Paradiso, così come ci racconta nella sua splendida ed immortale Commedia. 
Anche il nostro Istituto ha voluto dare il suo contributo, con una serie di contenuti originali creati ad hoc. 
Di seguito troverete diversi link; i primi 4 sono contributi letti dall'attrice Sara Urban, che collabora con noi per il progetto teatrale e ci ha fatto lo splendido regalo della sua voce, mentre l'ultimo è stato realizzato dagli allievi della V B AFM con il supporto della prof.ssa Elena Gorini.
Buona visione e... W Dante!!! 

  • La breve vita di Beatrice Portinari (estratto da Dante. Il romanzo della sua vita di Marco Santagata, Oscar Mondadori): https://youtu.be/tLCbScDAkDU
Buona visione, nell'attesa di poter dire anche noi: "E quindi uscimmo a riveder le stelle".

 Per ulteriori iniziative si veda anche:
#ioleggodante: https://www.youtube.com/watch?v=Q-AwA8e_KCI 
#iorestoacasa:  http://media2.corriere.it/corriere/content/2019/FondazioneCorriere/Dante.mp4
#dantedì
#ioleggoacasa

martedì 24 marzo 2020

#iorestoacasa... Ma faccio i compiti!


#iorestoacasa... Ma faccio i compiti!


In questo periodo di "didattica a distanza", nell'attesa di vederci tutti dal vivo, il Blog di Casale Creativo ha deciso di pubblicare via via alcuni dei lavori che i nostri ragazzi stanno eseguendo, con il sostegno dei loro docenti.

Il primo lavoro che pubblichiamo è di Economia politica ed è stato svolto della classe 5A AFM Esabac Techno, sotto la guida della prof.ssa Stefania Rotundo.
Per eseguirlo gli studenti hanno messo in campo competenze disciplinari, ma anche creatività ed impegno.
La consegna per il compito è stata quella di fingersi giornalisti radiofonici o televisivi e poi esperti sul tema della progressività d'imposta e la flat tax.  
Nel link trovate il lavoro svolto da Diaby Korotoumou. 


Link: https://youtu.be/1NPkp1zIPN4 

mercoledì 11 marzo 2020

Perché l'insegnamento è uno scambio...


A tutti gli Studenti e a tutti i Docenti che non si arrendono e, seppur con difficoltà, stanno facendo un lavoro grandioso in questi giorni, dedico le parole di una grande
Donna che ne ha viste ben di peggio dimostrando sempre coraggio, dignità e un’ostinata voglia di andare avanti…

Un giorno mi diedero il compito di consegnare alcuni pezzi di ferro a un operaio e così conobbi il professor Hirschel, un francese che nella vita libera era insegnante di Storia e che aveva suppergiù l’età di mio padre. Era una persona deliziosa, molto dolce, timida, sensibile: mi ricordò immediatamente papà. […]
“Che classe hai fatto?” mi domandò un giorno.
“Quest’anno avrei dovuto fare la terza media”.
“E in Storia, dove sei arrivata?”.
Gli dissi a che punto mi ero fermata con il programma e lui mi fece la sua proposta.
“Facciamo come se fossimo liberi: parliamo di Storia, non di cose tristi”.
Così, ogni volta che gli consegnavo del materiale, nei due minuti che gli occorrevano per catalogare il ferro, lui mi faceva un pezzetto di lezione.
Era bellissimo, perché in quel momento non eravamo prigionieri, eravamo professore e alunna. Per giorni e giorni ci riprendemmo i nostri ruoli e un po’ di libertà. Non vedevo l’ora di arrivare in fabbrica per avere questo contatto con lui.
Con il professor Hirschel ci fu un vero scambio: lui mi regalava il suo sapere e io lo ripagavo con la mia sincera attenzione, con il mio interesse. E, del resto, come avrei potuto non ascoltarlo? Le sue lezioncine erano incredibili: ripercorrevamo grandi eventi del passato vivendo noi stessi in una pagina di storia. Un film nel film”.

[Liliana Segre, Enrico Mentana – La memoria rende liberi, Rizzoli editore, pp. 119/121]

Con tanto affetto
il curatore del Blog CasaleCreativo  

#lascuolanonsiferma