Penso che a settembre nessuno
avrebbe mai pensato che, per trasmettere il nostro pensiero, un giorno avremmo
avuto la possibilità di farlo solo dietro ad uno schermo. Senza alcuna
alternativa.
Ad oggi, questa situazione di
emergenza che ci ha colpito all'improvviso, ha cambiato molti aspetti della
nostra vita, a partire dalla scuola.
Non è come quando sta per finire l’anno e
si è consapevoli che sta per arrivare l’estate… Prima che ci fossero le lezioni
online, era difficile pensare che da un giorno all'altro avremmo dovuto
cambiare le nostre abitudini e i nostri stili di vita: non svegliarsi più ogni giorno alle
7 del mattino, piuttosto che non dover stare seduti dietro a un banco per ore.
Nonostante abbia anche alcuni
aspetti negativi, la tecnologia oggi ci permette di entrare a contatto con
chiunque e di svolgere le lezioni online, attraverso la tanto citata Didattica A
Distanza. Penso spesso a come avrebbero fatto anni fa, quando ancora non
esistevano tablet, iPhone, computer, ecc.
Dopo qualche settimana, posso
dire che tutti "ci abbiamo preso la mano”, abbiamo capito come funziona, come
svolgere le lezioni e come contattare i nostri professori grazie alle varie
applicazioni. Sicuramente questo è un grande cambiamento e un evento nuovo per
noi tutti, che lo stiamo sperimentando anche per continuare in qualche modo la nostra solita e oggi improvvisamente diventata "cara" routine, senza perdere lezioni o parti del programma scolastico, ma anche e
soprattutto quella rete di relazioni che la scuola ci garantiva.
Per quanto mi riguarda, ormai me ne sono già creata una nuova, abituandomi agli orari, a quello che posso e non
posso fare in casa, allo studio e alla gestione di tutte le materie e progetti
che ci vengono assegnati.
Fra di noi c’è chi è più contento
e vede più aspetti positivi in questo cambiamento e chi invece è preoccupato o
spera di tornare a scuola il prima possibile, per poter tornare alla
quotidianità di qualche mese fa, per poter rivedere i compagni e gli amici e
per potersi godere la propria giornata al massimo, cosa che in questo periodo
proprio non si può fare.
In particolare, in ambito
scolastico, questa situazione colpisce i compagni che, come me, sono all'ultimo anno e dovranno svolgere a breve la prova finale di maturità. Un esame che già normalmente
spaventa quasi tutti e che, ora come ora, temiamo ancora di più.
Se la situazione non migliorasse
e questo “nemico infettivo” continuasse a colpire, dubito che sarà possibile la
riapertura delle scuole essendo, utilizzo un altro termine tanto citato in
questi giorni, un luogo di assembramento per eccellenza. E se davvero dovesse andare in questo modo, saranno presi provvedimenti a riguardo, attraverso la riduzione
del programma e “aiuti” non meglio specificati ma promessi dal Ministro, oltre
che dai nostri professori che, come sempre, saranno disponibili a venirci
incontro.
Fa strano pensare che oggi siamo quelli
che studiano e che un giorno, probabilmente, saremo noi ad essere studiati
dalle generazioni future, finendo magari su un manuale di Storia.
Spero che tutto questo finisca il
prima possibile e, da studentessa, non avrei mai pensato di dirlo ma… Mi manca
il Casale!
A cura di Eleonora Frigerio, V C Tur
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