A
tutti gli Studenti e a tutti i Docenti che non si arrendono e, seppur con
difficoltà, stanno facendo un lavoro grandioso in questi giorni, dedico le
parole di una grande
Donna
che ne ha viste ben di peggio dimostrando sempre coraggio, dignità e un’ostinata
voglia di andare avanti…
“Un giorno
mi diedero il compito di consegnare alcuni pezzi di ferro a un operaio e così
conobbi il professor Hirschel, un francese che nella vita libera era insegnante
di Storia e che aveva suppergiù l’età di mio padre. Era una persona deliziosa,
molto dolce, timida, sensibile: mi ricordò immediatamente papà. […]
“Che
classe hai fatto?” mi domandò un giorno.
“Quest’anno
avrei dovuto fare la terza media”.
“E in
Storia, dove sei arrivata?”.
Gli dissi
a che punto mi ero fermata con il programma e lui mi fece la sua proposta.
“Facciamo
come se fossimo liberi: parliamo di Storia, non di cose tristi”.
Così, ogni
volta che gli consegnavo del materiale, nei due minuti che gli occorrevano per
catalogare il ferro, lui mi faceva un pezzetto di lezione.
Era
bellissimo, perché in quel momento non eravamo prigionieri, eravamo professore
e alunna. Per giorni e giorni ci riprendemmo i nostri ruoli e un po’ di
libertà. Non vedevo l’ora di arrivare in fabbrica per avere questo contatto con
lui.
Con il
professor Hirschel ci fu un vero scambio: lui mi regalava il suo sapere e io lo
ripagavo con la mia sincera attenzione, con il mio interesse. E, del resto,
come avrei potuto non ascoltarlo? Le sue lezioncine erano incredibili:
ripercorrevamo grandi eventi del passato vivendo noi stessi in una pagina di
storia. Un film nel film”.
[Liliana
Segre, Enrico Mentana – La memoria rende liberi, Rizzoli editore, pp. 119/121]
Con tanto
affetto
il curatore
del Blog CasaleCreativo
#lascuolanonsiferma
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