I CHIOSTRI dell’UNIVERSITA’ CATTOLICA del SACRO CUORE
La sede centrale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore è collocata a
fianco della Basilica di Sant'Ambrogio di Milano,
nell'antico monastero cistercense dell'abbazia di Sant'Ambrogio.
La ristrutturazione del
monastero è iniziata del 1929.
Il progetto ha iniziato
a prendere forma dal restauro dei chiostri bramanteschi del complesso
ecclesiastico.
Bramante iniziò a
lavorare al progetto dei due chiostri nel tardo Quattrocento, ma l’opera venne
completata solo successivamente. I chiostri presentano un portico con archi a
tutto sesto poggianti su colonne. La parte superiore in entrambe le strutture è
composta da una serie di finestre, sottolineate da una cornice marcapiano. Ad
ogni campata corrispondono due finestre nel piano superiore.
SAN SATIRO
L’illusione è perfetta.
Si entra nella chiesa di
San Satiro, a Milano, e pare che, dietro l’altare, ci sia un grande
spazio, un’abside regolare, completata da decorazioni.
Invece non è così nella realtà, ma l’illusione dura
a lungo, e per accorgersi che si tratta solo di questo bisogna arrivare proprio
vicino all’altare e quasi toccarlo con mano: dietro l’altare non si passa, c’è
poco meno di un metro di spazio.
Dunque l’abside che vedete nelle foto nella realtà
non esiste.
L’artefice di questa meraviglia, o forse inganno, è
uno dei nostri più grandi architetti, Donato
Bramante.
SAN MAURIZIO
Dall'XIII secolo al 1798 San Maurizio al Monastero Maggiore fu il più
importante Monastero benedettino femminile di Milano e, grazie alla sua ricca decorazione
interna, opera dei principali protagonisti del
Cinquecento lombardo (tra cui Bernardino Luini e i suoi figli), è considerata la “Cappella
Sistina” della città e della regione.
Di origine antica, questa Chiesa sorse tra età longobarda ed età carolingia e, nel corso
del '500, fu ampliata e modificata.
Presenta un'unica navata e,
all'altezza della quarta campata, è dotata di una parete trasversale, che
separa la zona dedicata alle monache da quella pubblica.
La particolarità di questa
struttura è la grande differenza tra esterno e
interno: infatti, nonostante esternamente appaia come una chiesa anonima,
all'interno presenta una grande bellezza grazie al ripetuto utilizzo di colori,
primi fra tutti il blu, prevalente nel coro delle
monache, e l'oro, utilizzato per la volta e prevalente nella custodia
dell'organo.