27 GENNAIO 2018: GIORNATA DELLA MEMORIA
I NAZISTI
DELLA PORTA ACCANTO:
PER NON
DIMENTICARE
In occasione della Giornata della Memoria la nostra classe
accompagnata dalla Prof.ssa Zanoletti si è recata presso il Teatro Moderno per
assistere alla rappresentazione “I nazisti della porta accanto”, volta a
commemorare la morte di milioni di Ebrei, ma anche zingari, omosessuali,
persone con handicap e dissidenti politici nei campi di sterminio nazisti
durante la Seconda Guerra Mondiale.
Lo spettacolo aveva come argomento d’interesse non i fatti
accaduti durante la guerra bensì l’indagine sul destino di gerarchi nazisti,
scienziati tedeschi e collaboratori di Hitler al termine di quest’ultima.
Moltissimi di loro scapparono in America grazie a false
identità, con l’aiuto di esponenti del Governo americano e della Cia, grazie
alla collaborazione di funzionari compiacenti del Vaticano, tutti ben
consapevoli del loro passato e degli atti atroci da loro spesso commessi.
Emblematico il caso di Otto Von Bolschwing, precedentemente
spia delle SS e braccio destro di Adolf Eichmann, ingaggiato dalla CIA con
funzioni di aiuto e supporto nella lotta al Comunismo.
Le brutture della loro vita passata furono cancellate e
molti di loro si ricrearono una nuova vita e una maschera di positività,
trovando lavori semplici e comuni in diverse cittadine degli Stati Uniti.
In modo particolare illustri scienziati che in precedenza
avevano lavorato alle dipendenze del Terzo Reicht furono posti a capo dei
nascenti progetti aereo-spaziali.
Il caso più eclatante fu quello di Wernher Von Braun,
progettista e ideatore dei razzi V2 che colpirono Londra durante la guerra,
diventato successivamente in America uno dei massimi esponenti della NASA,
direttore del Marshall Space Flight, progettista del Saturn V, il
superpropulsore che portò la Missione Apollo sulla luna nel 1969, arrivando ad
essere insignito nel 1975 della National Medal of Science.
I giovanissimi attori in scena hanno proposto una lettura
recitata che ci ha restituito, insieme ai filmati proiettati, il senso profondo
di fatti poco conosciuti, facendoci scoprire con incredulità e dolore una
realtà a molti di noi ancora sconosciuta.
Queste le riflessioni al termine dello spettacolo:
“Lo spettacolo è stato molto
interessante per me, forse non tanto nella resa ma di certo nel contenuto. E’
inaccettabile come uno Stato democratico abbia potuto permettere ai nazisti di
vivere una vita tranquilla e agiata dopo tutto il dolore che avevano causato a
degli innocenti. Dal mio punto di vista non avrebbero dovuto aver importanza la
loro intelligenza e le loro capacità tecnico-scientifiche, infatti nessun
individuo che ha commesso simili reati dovrebbe avere successo” Alice Volpati
“Ritengo
sia stato uno spettacolo particolare, diverso, utile e istruttivo in quanto
sono state menzionate tantissime informazioni che solitamente non vengono
veicolate” Eleonora Frigerio
“Nonostante le tante
informazioni fornite abbiano reso in alcuni momenti non semplice e facile
seguire il filo conduttore dello spettacolo, l’ho trovato interessante e mi è
piaciuto” Stefania Cecchini
“Ho
apprezzato molto gli argomenti trattati così nello specifico, anche se avrei
preferito una resa maggiormente teatrale” Gianluca Scuri
“I temi trattati sono risultati
nuovi e non banali” Federica Pellicanò
“Ho
trovato interessanti gli argomenti e ben interpretata la lettura teatrale che
non è riuscita però a coinvolgermi del tutto” Alessia Portanova
“Forse lo spettacolo è stato sin
troppo ricco di informazioni e ciò ha reso un poco difficile mantenere alto il
livello di attenzione” Gaia Nicolini
“Relativamente alle tematiche
trattate ritengo che lo spettacolo sia stato innovativo, poiché solitamente ci
si sofferma solo sulle azioni positive degli Alleati senza conoscere le verità
celate sulla liberazione dei campi di sterminio. Avrei però preferito maggior
movimento e dinamismo attoriale sulla scena” Chiara Lista