Consigli per la lettura: Una
discesa nel Maelstrom.
Mi chiamo Jacopo, ho 14 anni, frequento la prima classe,
sezione C AFM, dell’Istituto Casale. Mi sono appassionato alla lettura già da
un po’ e, ho approfittato di un periodo di pausa didattica per leggere due
racconti di Edgar Allan Poe, proposti dal mio docente di lettere: “La
discesa del Maelstrom” e “Il mistero
di Marie Roget”, tratti da “I
Racconti del mistero”, Crescere Edizioni, 2016. Il racconto è in terza
persona, con un narratore esterno onnisciente. Il protagonista è il marinaio
che affronta la tempesta; l’antagonista è la natura vista nel suo aspetto più
brutale e violento.
Il primo racconto, “Una
discesa nel Maelstrom”, narra la vicenda di tre marinai che si imbattono in
un’improvvisa tempesta nel mare della Norvegia. La barca viene così sbattuta
dai flutti del mare in tempesta e trascinata da fortissime correnti verso il
centro di un enorme mulinello, in quella zona, il vortice è conosciuto dai
marinai come un fenomeno naturale a cui l’uomo non può sfuggire. Una volta che,
per malaugurata sorte, ci si ritrova imprigionati nel gorgo, il proprio destino
è segnato. Poe ci narra una storia mozzafiato, e spiega che il vortice, ruotando
velocemente, imprigiona le barche in un abisso senza fine, che sbuca al centro
della terra. Tutti i marinai vengono risucchiati dal vortice tranne il
protagonista della vicenda, il quale riesce a sopravvivere miracolosamente
aggrappandosi ad un barile di legno vuoto che gli permette di galleggiare. Questa
tragica ed orribile esperienza cambia per sempre la vita del protagonista che
subisce una vera e propria trasformazione fisiologica, quasi un invecchiamento
precoce.
Consiglio a tutti di leggere questo breve racconto, perché è
avvincente, scritto in modo semplice e chiaro, e la storia è molto
interessante. Poe unisce il gusto dell’avventura al senso del mistero. Insomma,
questo è un racconto per chi è appassionato di libri d’avventura.
Consigli
per la lettura: Il mistero di Marie Roget
Il secondo dei racconti che ho letto recentemente si intitola
“Il mistero di Marie Roget” scritto
da Edgar Allan Poe. Poe ispirandosi ad un fatto di cronaca nera accaduto
a New York, in cui vittima fu la bella Mary Cecilia Rogers, ambienta a Parigi
una storia parallela in cui una ragazza di nome Marie viene trovata morta una
mattina. L’autore, impersonando il noto Auguste Dupin, basandosi esclusivamente
sulle notizie trovate sui giornali dell'epoca, tenta di risolvere l'omicidio in
un racconto costituito soltanto da un unico lungo dialogo tra due
interlocutori. Marie Roget è una
fanciulla molto nota per la sua bellezza che un giorno scompare per poi
ricomparire diverso tempo dopo, giustificandosi dicendo di essere andata a
trovare alcuni parenti. Ma quando scompare nuovamente in molti sentono che
qualcosa non quadra e, infatti, una mattina viene trovato un cadavere di una
ragazza. Alcuni giorni dopo il
ritrovamento del cadavere della fanciulla, un gruppo di ragazzini, mentre sta
giocando nel bosco sulle rive del fiume, trova casualmente alcuni indumenti
femminili, adagiati sopra due grandi pietre; si tratta di una sciarpa di seta,
un parasole, dei guanti, un fazzoletto. Sul fazzoletto è ricamato un nome:
Maria Roget. A questo punto ci si chiede se i due casi sono forse collegati, e
se il corpo ritrovato è proprio quello di Maria. La polizia
brancola nel buio e non viene a capo di nulla. All’inizio sembra un
caso di semplice risoluzione, in realtà si rivelerà un caso di omicidio molto complesso.
Questo racconto ha stimolato la mia curiosità, perché è ricco di mistero e di suspance, tanto che ho cercato di capire,
attraverso gli indizi, chi fosse l’assassino. Penso che questo breve racconto abbia
tutte le carte in regola per appassionare e divertire anche coloro che non si
sono ancora avvicinati al genere poliziesco.
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